Notizia del 23/11/2018

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Eravamo quattro amici al bar


Eravamo quattro amici al bar

Questa mattina l’associazione Ermes ha partecipato al consiglio comunale di Trapani in sessione straordinaria per discutere sulla crisi che ormai da tempo, anzi da troppo tempo interessa l’aeroporto V. Florio di Trapani-Birgi. Si è discusso in modo particolare dell’ultimo bando per l’assegnazione delle tratte che non è stato particolarmente fortunato, poiché Ryanair, principale compagnia low cost per eccellenza e che in passato ha fatto le fortune di questo territorio, ha ritenuto di non partecipare, mentre altre compagnie come Blu Air e Alitalia hanno presentato le loro offerte per poche tratte nazionali. Sono intervenuti all’incontro che si è svolto nell’aula consiliare di Palazzo Cavarretta Paolo Angius, presidente di Airgest, i sindaci di Favignana e Paceco e gli onorevoli Mimmo Turano ed Eleonora Lo Curto, mentre sono brillati per la loro assenza i rappresentanti parlamentari dei 5 Stelle, in testa fra tutti il senatore Maurizio Santangelo; ovviamente aveva cose più importanti da fare.

Ma la cosa peggiore è che erano assenti soprattutto i cittadini trapanesi, che ancora non hanno capito che dall’aeroporto dipende un’intera comunità e per fare turismo ci vogliono i turisti che possono venire solamente se c’ è un aereo che li trasporta. Non ci sono treni e navi che tengano affinché si parli seriamente di turismo in questa provincia, perché non è importante il fatto che nel 2019 aumenteranno le navi da crociera che attraccheranno nel nostro porto, perché i croceristi quando vengono non dormono qui, sono solamente persone di passaggio che la mattina vengono e il pomeriggio se ne vanno senza spendere poi tanto.

Per parlare di un’economia turistica che funziona, dobbiamo fare riferimento a un turismo più stabile grazie ad un aeroporto che sia ben strutturato e attualmente il nostro aeroporto non lo è. Bene ha detto Angius dicendo che questo bando è stato un flop, perché non ci sono state offerte per tratte internazionali, perché solamente i turisti stranieri hanno una capacità di spesa molto elevata. Il turismo, dice Angius, non deve produrre benefici al territorio e alla comunità locale in senso lato, ma anche alla struttura aeroportuale che deve gestire i servizi a terra, perché un turista che viene e che va, paga il parcheggio dell’auto per diversi giorni, mangia al ristorante dell’aeroporto o compra un souvenir all’interno dell’aeroporto stesso; quindi deve essere l’intero indotto che ne deve beneficiare.

L’onorevole Turano che è anche assessore alle attività produttive della Regione Sicilia da parte sua ha rivendicato i meriti dell’amministrazione regionale, che è azionista di maggioranza di Airgest, dicendo che la Regione ci ha messo i soldi e ha rimproverato i privati, perché non hanno fatto altrettanto. La domanda sorge spontanea: più di metterci i soldi per pagare le numerose tasse senza avere i relativi servizi, che altro di più possono fare gli onesti cittadini? Le colpe dei cittadini semmai sono altre, perché come al solito i trapanesi si distinguono per la loro apatia e quando c’è di partecipare alle occasioni di questo tipo in maniera più attiva, preferiscono sempre delegare, pensando che gli altri debbano pensare a risolvere i problemi.

Stamattina vendendo l’aula quasi vuota di cittadini ci è venuta in mente una canzone di Gino Paoli “Quattro amici al bar” che dice più o meno così: “eravamo quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo…tra un bicchiere di coca e un caffè tiravi fuori i tuoi perché e proponevi i tuoi però”.

 

Stamattina si sono sprecati tanti perché, tanti farò, tanti però, ma soluzioni zero e intanto questo territorio si avvia al suo inesorabile declino.  


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