Notizia del 13/04/2015

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Pochi turisti disabili verso la Sicilia: un progetto per migliorare i servizi


Pochi turisti disabili verso la Sicilia: un progetto per migliorare i servizi

Nonostante la Sicilia sia una regione molto ambita dai vacanzieri per le sue risorse culturali e ambientali, purtroppo rimane ancora indietro per l’accessibilità per i turisti disabili. Secondo i dati Istat, forniti dall’Osservatorio sul turismo delle isole europee (OTIE), il 51,3% delle persone con handicap preferisce trascorrere le sue vacanze in una località del Nord e solo un misero 28,7% al Sud. Sono dati che ci devono far riflettere, perché la Sicilia non rappresenta una meta ideale per i disabili; anzi costituisce un ostacolo, soprattutto a quelle persone che comunque hanno una disabilità aggravata da problemi di salute, che non possono svolgere altre attività nel tempo libero. Un altro ostacolo per un viaggio è rappresentato dalla mancanza di ausili o di assistenza. Infatti, è proprio per questo motivo che il 13,4% dei turisti disabili preferisce non andare in alcun posto, perché non troverebbe l’assistenza di attrezzature e di personale qualificato.

Questa situazione è intollerante sia dal punto di vista sociale che economico, perché potenziare e promuovere l’offerta turistica accessibile attraverso un sistema di certificazione di qualità delle strutture ricettive e delle destinazioni, rappresenta un fattore di crescita economica per catturare una fascia di persone che si diverte ed in grado di spendere.

Molte volte abbiamo sempre detto che il turismo sociale per persone disabili non è un turismo di nicchia, ma porta in dote un grande potenziale per la nostra economia. E naturalmente ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte per innescare tutti quei processi in grado di arricchire quanto prima ad un turismo che possa davvero definirsi d’eccellenza.

Su questa direzione c’è adesso un progetto europeo, sotto l’acronimo COSME, che punta a migliorare i servizi per i disabili sulle aree Unesco in Sicilia, rivolto alle imprese del turismo con lo scopo di ridurre le differenze ancora esistenti tra viaggiatori disabili e non, migliorando la fruibilità dei principali attrattori culturali.