L'Associazione ERMES

L’associazione Ermes nasce a Trapani nel 2010 e non ha fini di lucro. Essa ha come scopo principale la promozione del turismo sociale e la valorizzazione delle risorse del territorio con attività sociali e culturali nei confronti dei cittadini e dei turisti con esigenze anche speciali.

Da sempre l’associazione ha ritenuto che lo sviluppo di un territorio e la crescita di una comunità si misurano sulla capacità di definire e promuovere processi di inclusione sociale, in grado di garantire la partecipazione attiva e l’accesso a tutte le opportunità al maggior numero di persone, a cominciare da quelle che appaiono a rischio di esclusione e di emarginazione. Inoltre l’Ermes ha dato vita a momenti di incontro e di work experience, perché appare evidente che il lavoro rappresenta, soprattutto nei momenti di crisi, il più importante obiettivo sociale e risulta uno degli impegni prioritari di una comunità, che se ne deve prendere carico attraverso interventi mirati. Resta inteso che la ricerca di lavoro e di occupazione deve coincidere con un’analisi dell’offerta del territorio, in base alle evidenti dinamiche di sviluppo. Con questa chiave di lettura, il turismo appare, al momento e nell’immediato futuro, un settore in grado di garantire sviluppo e crescita occupazionale, non solo per le predisposizioni naturali del territorio della provincia di Trapani, per la presenza di beni naturali e architettonici di assoluta unicità che comprendono coste e riserve marine, parchi archeologici e borghi, siti storici e culturali tra i più interessanti e variegati, ma anche in conseguenza di una serie di investimenti strategici come lo scalo aeroportuale di Birgi, il riassetto degli scali portuali di Trapani e Marsala e la costante presenza di eventi legati agli sport marini di eccellenza e alla terra, come il festival del cous cous di San Vito Lo Capo.

Certamente siamo di fronte a segnali che per diventare sistema e assicurare sicuro sviluppo al territorio, hanno bisogno di consolidare alcuni punti chiave che, allo stato attuale, appaiono molto fragili: soprattutto l’assenza di una cultura del “bene comune” che parta dal riconoscimento delle identità storiche e antropologiche condivise e trasformi una serie di attività frastagliate in una “comunità cooperativa”, capace di comprendere obiettivi comuni e di valorizzare tutte le risorse esistenti. Ecco, dunque, il ruolo del turismo sociale o solidale: quello di ricercare un turismo relazionale, fortemente legato al contesto locale e trasversalmente in grado di attrarre tutti i settori dello sviluppo e, al contempo, di favorire l’inclusione di tutti i gruppi appartenenti alla comunità, creando occasioni e possibilità, sia come fruitori che come operatori, per le persone disabili, le donne, gli anziani, i giovani e gli studenti, le famiglie con difficoltà economica e sociale.

La nostra avventura sul turismo sociale e solidale è partita nel 2008 con il progetto “Ermes” che consisteva in un’indagine conoscitiva sui servizi che le strutture ricettive e quelle del tempo libero sono in grado di offrire ai viaggiatori disabili. Forti di questa esperienza alcuni professionisti fondano l’associazione Ermes per andare sempre di più avanti sul turismo sociale e rendere il nostro territorio aperto a tutti.

Nel corso degli anni l’associazione Ermes ha organizzato diversi convegni e manifestazioni, ma è anche intervenuta con un’affinata formazione professionale degli operatori turistici. Inoltre assieme ad altre realtà associative ha posto azioni di valore volte alla sensibilizzazione degli enti pubblici e privati nel creare occasioni di arricchimento culturale, di promozione, di valorizzazione delle risorse del territorio e ancora, del miglioramento delle strutture di accoglienza e dei servizi culturali a disposizione dei cittadini e dei viaggiatori con esigenze speciali.

Nel 2022 l’associazione Ermes ha portato avanti il progetto “Sun City Sea” con il patrocinio del comune di Trapani e in collaborazione con il comitato provinciale AICS Trapani nell’ambito dell’azione “Trapani più accessibile” con l’obiettivo di realizzare azioni che facilitino la mobilità/accessibilità per i soggetti diversamente abili grazie ai fondi stanziati di Democrazia partecipata, utilizzando strumenti che hanno coinvolto la cittadinanza per la scelta di azioni di interesse comune.