Alcamo, Calatafimi-Segesta, Castellammare del Golfo
Seguendo il pendio del monte Erice, sulle tracce dell’antichissimo popolo degli Elimi, si giunge a Segesta che costituiva un rifugio ideale per le antiche popolazioni, poiché garantiva una difesa pressoché totale, in quanto era un luogo inaccessibile. Della città dell’antica civiltà degli Elimi sono rimasti il tempio dorico-siculo del V secolo a.C., il teatro e il Santuario, che costituiscono il Parco archeologico, ancora in fase di esplorazione per gli scavi ancora in corso.
L’area di Segesta, come avremo modo di approfondire nella sezione dedicata alla fruibilità delle aree archeologiche, prevede in modo specifico dei percorsi per i disabili in carrozzina, permettendo alle automobili, che hanno a bordo dei disabili, di percorrere una strada che arriva al tempio, all’interno del quale è stata predisposta una passerella in ferro per il transito della carrozzina.
Non poco distante dal tempio e dal teatro si trova la vecchia stazione ferroviaria di Segesta, che è stata dismessa e completamente ristrutturata. Gli interventi strutturali che sono stati fatti, hanno riguardato gli abbattimenti delle barriere architettoniche, che non hanno intaccato assolutamente il fascino meraviglioso del Parco Archeologico. La struttura, adibita ad un ristorante, dispone di circa 260 posti interni climatizzati e di circa 200 posti all’esterno e di un parcheggio di 5.000 metri quadrati.
A pochi chilometri dall’area archeologica di Segesta, sorge la città di Calatafimi-Segesta, denominazione assunta nel 1997, che è stata teatro nel 1860 di una memorabile battaglia tra Borboni e Garibaldini.
Lontano di poco dal mare c’è la città di Alcamo, che si trova alle pendici del Monte Bonifato. Come la città di Marsala, Alcamo è considerata la terra del vino, dove è possibile gustare il famoso vino doc Bianco d’Alcamo. Non lontano dalla città si trova la località balneare di Alcamo Marina.
Chiudiamo questo meraviglioso viaggio nelle terre della memoria in una cultura contadina con Castellammare del Golfo, il cui porto costituiva il centro dei traffici commerciali delle antiche città di Segesta e di Erice. Si chiama così per la presenza di un castello, un tempo inespugnabile, che si protende verso il golfo. Poco lontano dalla città si trova il piccolo borgo di Scopello, nel quale è possibile visitare la vecchia tonnara e le botteghe di artigiani che lavorano la ceramica.
In conclusione segnaliamo una iniziativa del Comune di Castellammare che ha siglato un protocollo d’intesa con il Comitato Paraolimpico Italiano per realizzare una piattaforma stabilmente operativa all’interno del porticciolo turistico dedicata all’attività sportiva per i disabili, permettendo così la creazione di un centro velico accessibile attraverso l’attività di velaterapia