Isole Egadi e Pantelleria
Dal porto di Trapani si possono scorgere le Isole Egadi di Favignana, Levanzo e Marettimo, che sono mete di numerosi turisti nel periodo estivo, in quanto si arriva in pochi minuti. Favignana con i suoi 2.000 residenti è l’isola più grande dell’arcipelago delle Egadi. Il nome attuale di Favignana deriva dal vento Favonio, che è un vento caldo di ponente, che ne determina il clima molto mite. Per secoli, insieme alla pesca e l’agricoltura, costituiva un’attività molto redditizia quella dell’estrazione del tufo, a cui i Florio, antica famiglia che per secoli è stata la proprietaria dell’isola, diedero sicuramente un forte impulso fino al secondo dopoguerra.
Oggi le cave di tufo sono abbandonate e costituiscono un museo a cielo aperto, che meritano maggior valorizzazione dal punto di vista turistico. Tra le cose da vedere a Favignana c’è il rito antico della pesca del tonno, che attira ogni anno nel mese di maggio numerosi visitatori per la famosa mattanza. Oggi la mattanza è un’attività folklorisitca, che viene fatta solo per intrattenere i turisti.
Da segnalare nell’isola un centro velico dove è possibile, con personale altamente qualificato, usufruire di imbarcazioni per la pratica della vela con percorsi terapeutici con orientamento alla disabilità.
Di fronte alla costa settentrionale di Favignana c’è la più piccola delle Egadi, l’isola di Levanzo, che costituisce una frazione del comune di Favignana. Sull’isola vive una piccola comunità dove non ci sono strade rotabili, a parte un piccolo tratto di strada asfaltata che conduce alla spiaggia del Faraglione.
Marettimo è l’isola più lontana delle Egadi e anche la più selvaggia per lo scarso numero di residenti, per le grotte e i sentieri di montagna. Ogni anno il 19 marzo un’intera comunità con numerosi turisti si ritrova per la festa di S. Giuseppe che a Marettimo è molto sentita.
Non è da considerarsi un’isola, ma un grosso scoglio, Formica, che si trova tra l’isola di Levanzo e la costa di Trapani. I Florio vi costruirono un’altra tonnara che risulta oggi restaurata ed è anche sede di una comunità tera peutica per tossicodipendenti.
L’isola di Pantelleria è la più grande delle isole trapanesi. Il suo territorio è di origine vulcanica e il vulcano fa sentire la sua presenza ogni tanto con getti di vapore acqueo con temperature altissime, che vengono sfruttati a scopo terapeutico. L’ultima grande eruzione risale al 1891.
Da vedere in questa isola i grandi giardini panteschi e i dammusi, tipici fabbricati rurali a forma di cubo. La maggior parte di questi edifici sono stati restaurati e adibiti a strutture ricettive. Pantelleria è famosa anche per la produzione dello zibibbo, del cappero e del vino moscato.